Con Gesù sei sempre in tempo!

Con Gesù sei sempre in tempo!

Nel precedente articolo abbiamo visto come la Grazia riduce il tempo (se ti fosse sfuggito la Grazia è Gesù!) attraverso la storia delle Nozze di Cana dove durante la cerimonia nuziale venne a mancare il vino. Li, abbiamo potuto constatare come il tempo sia sottomesso a Gesù perché in un’ istante ha creato un vino che richiedeva almeno sette anni per la sua preparazione.

Di fronte a questo meraviglioso segno è lecito chiedersi, come cristiani abbiamo la possibilità di sperimentarlo nella nostra vita? A quanto pare la bibbia ci dice di si, anche perché l’abbiamo già vissuto al momento della salvezza.

Un’ esperienza già vissuta

C’è un brano della Bibbia che parla appunto di come possiamo recuperare il tempo ed è quello di Efesini 5:15-16 che dice: “15 Guardate dunque con diligenza a come vi comportate; non da stolti, ma da saggi; 16 ricuperando il tempo perché i giorni sono malvagi”.

Una traduzione amplificata della Bibbia lo riporta cosi: “Stai molto attento, quindi, a come vivi, non in modo imprudente ma saggio, sfruttando al massimo ogni opportunità, perché i giorni sono cattivi”.

Il punto che viene sottolineato in questi versetti è che abbiamo un’ unica ed irripetibile vita, dove siamo noi che decidiamo in quale direzione andare e quale mezzo più efficace usare per recuperare il tempo! Ora, la domanda che dobbiamo farci è questa: come possiamo recuperare il tempo?

Perché nel modo in cui è stato tradotto il v.16 potremmo pensare che Paolo stia dicendo “che se riusciremo ad eliminare quelle cose che rallentano il nostro cammino allora potremmo recuperare il tempo perso, magari sacrificando parte della nostra vita, mettendo da parte i nostri hobby, servendo di più nella chiesa, spendendo più tempo nella lettura e nella preghiera.” E penso che questa sia l’interpretazione più gettonata quando leggiamo questi versetti.

Ma se andiamo nel testo originale possiamo percepire qualcosa di più profondo, perché il verbo recuperando è lo stesso che troviamo nella lettera ai Galati tradotto con riscattare. Ad esempio, quando Paolo dice in Galati 3:13 “Cristo è morto per riscattarci dalla maledizione della legge” o Galati 4:5 “Dio ha mandato suo figlio per riscattare quelli che erano sotto la legge.” Nel greco la parola recuperare o riscattare è exagorazo , un verbo composto da due parole ex che significa “da” o “fuori”e Agorazo che significa letteralmente “fare acquisti nella piazza del mercato.”

Abbiamo detto all’inizio che i credenti hanno già sperimentato “il recupero del tempo attraverso la Grazia” perché le Agorà erano la piazze delle Polis cioè della città greche in cui si vendevano anche gli schiavi. E un tempo noi cristiani eravamo in questa Agorà, dove Satana ci teneva come schiavi, incatenati al peccato e al suo regno di tenebre ma quando abbiamo incontrato Gesù, quando lo abbiamo conosciuto, Lui ci ha riscattato dal mercato degli schiavi portandoci nel suo regno. Ma attenzione, Gesù non ci ha riscattati solo temporaneamente nel senso che ha pagato per nostri peccati passati e che ora la salvezza dipende dal nostro buon operato ma siamo stati pure riscattati da tutti i nostri peccati.

Come ben sai il tempo è formato da tre dimensioni: passato, presente e futuro e il Suo sangue ci ha purificato da tutti i peccati che abbiamo commesso, che stiamo commettendo e che commetteremo, perché Cristo è l’eternità venuta nel tempo. Ogni volta che un uomo decide di avere comunione con Gesù il tempo si sottomette a Lui, è per questo che oggi tutti i veri cristiani del mondo sono considerati giusti e santi nonostante i loro limiti, per l’opera finita di Gesù che è avvenuta in queste tre dimensioni del tempo.

Quindi io e te abbiamo già sperimento nella salvezza come la Grazia di Dio (Gesù) può farci recuperare il tempo perso. Andavamo incontro alla morte perché il Diavolo in Eden aveva rubato ad Adamo il tempo ma quando abbiamo conosciuto Cristo Lui ha invertito la rotta portandoci verso la vita Eterna.

Esperienze da rivivere

Ora, se Cristo ha fatto questo per noi mentre gli eravamo ancora nemici, pensi che non sia molto più disposto a farlo ora che siamo diventati suoi amici? Credo proprio di si!! Oggi Lui vuole farci anche recuperare tutte quelle opportunità perdute.

Infatti sempre nel v.16 la Bibbia non sta dicendo che possiamo recuperare il tempo in termini di minuti, ore perse durante la giornata, perché altrimenti nella testo greco dovremo trovare la parola “cronos” che indica il tempo come orologio, calendario, minuti e ore. Ma la parola che lo Spirito Santo ha ispirato a Paolo è kairos che significa appunto opportunità.

Quindi potremmo rileggere il versetto in questo modo: “riscattando le opportunità perché i giorni sono malvagi”. Nel senso che, visto che i giorni sono malvagi perché passano velocemente ci sono delle opportunità nella nostra vita da cogliere. Come abbiamo colto l’opportunità della salvezza, cosi possiamo cogliere altre opportunità che Dio ha preparato per noi e che possiamo riscattare, cioè fare nostre. In che modo? Avendo una relazione con Lui per mezzo del suo Spirito.

Infatti Paolo dirà al v. 18” MA SIATE RICOLMI DI SPIRITO…” 

Quando eravamo ancora nel peccato abbiamo permesso allo Spirito Santo di convincerci dell’amore mostratoci da Gesù sulla croce, allo stesso modo è sempre per mezzo dello Spirito che possiamo essere convinti che Gesù ci ama e vuole ridarci cose che nel tempo abbiamo perso.

Ebrei 4:11 dice: “Sforziamoci dunque di entrare in quel riposo…”

E’ solo quando entriamo nel riposo che abbiamo la consapevolezza che tutto è compiuto, perché nel grido di Gesù sulla croce c’era TUTTA l’opera compiuta per me e per te. Infatti se leggi il passo nel contesto vedrai che si stava riferendo ai figli increduli di Israele che avevano cercato di guadagnarsi ciò che Dio voleva dare loro ma che li aveva portati a non entrare nel riposo del Signore. Il lavoro da cui ci riposiamo è l’opera morta di cercare di guadagnare il favore di Dio.

Se non credi che Dio vuole benedirti anzi che ti ha già benedetto con ogni benedizione in Cristo Gesù, allora lavorerai e non ti riposerai mai. Ti esaurirai cercando di ottenere ciò che ti ha già dato. Puoi lavorare per la salvezza, la santificazione o per recuperare il tempo ma questo ti porterà solo ad essere  ansioso e insicuro.

Quando i problemi si avvicinano la nostra risposta naturale è prendere la situazione in mano e lavorare per risolvere il problema. Questo è ciò che ha fatto Giobbe. Ha fatto sacrifici che nessuno gli aveva chiesto pensando che avrebbero fornito una protezione contro i peccati dei suoi figli (Giobbe 1: 5).

Ma queste erano opere morte. Giobbe agiva per paura piuttosto che per fede. Lo sappiamo perché in seguito Giobbe disse: “Non appena temo un male, esso mi colpisce; e quel che mi spaventa, mi piomba addosso” (Giobbe 3:25).

Giobbe o Gesù?

Giobbe si preoccupava di tutto, mentre Gesù dormiva durante le tempeste. Chi vogliamo seguire? Personalmente sto imparando a riposarmi nel lavoro finito di Gesù piuttosto che nelle opere di Giobbe. Ora, quando arrivano i problemi, la mia reazione non è “cosa posso fare per risolvere questo problema?” ma cosa dice lo Spirito Santo? Sto imparando a sedermi anziché alzarmi e quando lo faccio il mio cuore riposa. Anche tu puoi sperimentare quel riposo.

Quando la vita ci porterà ad affrontare problemi fatti questa domanda: “Voglio essere ansioso e irrequieto come Giobbe o preferisco dormire in pace come Gesù?” Non sarà facile ma l’invito dello Spirito sarà quello di guardare al di sopra delle circostanze e vedere che nostro Padre si prende cura di noi.

Scegliamo di credere alle cose buone che lo Spirito vuole dirci e saremo quella casa che non potrà essere MAI scossa.

Il mondo è un posto grande e noi siamo piccoli, ma più grande è quello che c’è in noi di quello che c’è nel mondo.

 

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