Cos’è il Vangelo della Grazia?

Pochissime cose nella vita possono eguagliare l’importanza della vita stessa. È il nostro bene più prezioso. Tuttavia, ci sono momenti in cui potremmo essere disposti a sacrificare la nostra vita per qualcosa di più grande.

Potresti dare la vita per un figlio, per assicurarti che cresca in un mondo sicuro e amorevole. O forse lo faresti per una persona cara, qualcuno che ami più di te stesso. Magari saresti disposto a morire per il tuo Paese, per difendere la libertà e i diritti della tua comunità.

Questi atti di sacrificio mostrano quanto può essere profonda e significativa la nostra vita. Non è solo una questione di vivere, ma di dare un senso alla nostra esistenza attraverso coraggio, amore e dedizione a qualcosa di più grande di noi.

Anche nella Bibbia troviamo esempi di grandi sacrifici. L’apostolo Paolo, per esempio, ha dedicato la sua vita alla diffusione del vangelo della grazia:

Ma non faccio nessun conto della mia vita, come se mi fosse preziosa, pur di condurre a termine la mia corsa e il servizio affidatomi dal Signore Gesù, cioè di testimoniare del vangelo della grazia di Dio. (Atti 20:24)

Paolo affrontò pericoli, persecuzioni e difficoltà incredibili a motivo di questo il vangelo. Disse che predicare il vangelo della grazia era più importante della vita stessa e che chiunque avesse predicato un vangelo diverso avrebbe dovuto essere maledetto:

Come abbiamo già detto, lo ripeto di nuovo anche adesso: se qualcuno vi annuncia un vangelo diverso da quello che avete ricevuto, sia anatema! (Galati 1:9)

E’ doveroso dunque chiedersi: Qual è questo vangelo della grazia che Paolo apprezzava così tanto?

Il vangelo predicato da Paolo

Il vangelo predicato da Paolo era un classico messaggio suddiviso in quattro punti: (1)Cristo è morto per i nostri peccati come predetto nelle Scritture, (2) fu sepolto, (3) fu risuscitato e (4) apparve in risurrezione a molti. ( 1 Corinzi 15:1–6). Probabilmente conosci questo passaggio, ma capisci davvero cosa significa?

Guardando a questi punti possiamo cogliere appieno le profonde implicazioni della straordinaria grazia di Dio. Per grazia possiamo dire:

  1. Dio ci ama incondizionatamente
  2. Dio ci accetta così come siamo
  3. Dio ha perdonato tutti i nostri peccati
  4. Dio ci giustifica e ci rende giusti
  5. Dio ci ha adottato nella sua famiglia rendendoci coeredi di Cristo

E questo è solo l’inizio di questa buona notizia !

Paolo trascorse la sua vita a svelare le implicazioni della grazia. Ha detto cose del tipo: Dio non imputa più a noi i nostri peccati (2 Corinzi 5:19); siamo salvati e mantenuti salvati per grazia (Efesini 2:5, 1 Corinzi 1:8); e Dio ci ha benedetti con ogni benedizione spirituale in Cristo Gesù(Efesini 1:3).

Queste affermazioni erano radicali 2000 anni fa e lo sono ancora oggi. Eppure molti la respingono dicendo che “La grazia di Dio non può essere così importante”, ma Paolo descrisse la grazia di Dio come estrema, esagerata e iper . Lui e gli altri scrittori del Nuovo Testamento hanno affermato che l’amore e la grazia di Dio sono più grandi di quanto possiamo sognare o immaginare. Hanno osato porre domande audaci come queste che troviamo in Romani 8:

  • Se Dio mi giustifica, chi può condannarmi?
  • Se Dio è per noi, chi sarà contro di noi?
  • Se Dio ci ha dato suo Figlio, cosa non ci darà?

La grazia di Dio è più grande di quanto possiamo immaginare. Trascorreremo il resto dell’eternità esplorando la portata illimitata della sua grazia nei nostri confronti.

Come possiamo rovinare questo messaggio di grazia?

Un Vangelo diverso

Ci sono due modi in cui i predicatori possono rovinare tutto:

1) Predicando cose che ci distraggono dalla grazia (ad esempio: il perdono di Dio è condizionato, bisogna osservare la legge, la santificazione è un processo, la salvezza si può perdere, se non fai opere non sei mai stato un credente, ecc.)

2) Predicando cose che uccidono la fede (ad esempio: Dio esaudirà le tue preghiere solo se vivrai in modo santo, Dio permette il male nella tua vita per santificarti, Dio da e Dio toglie, ecc.)

Ma esiste un modo per distinguere un messaggio di grazia da uno “sgraziato”?

Un messaggio “sgraziato” ovvero basato sulla legge includerà sempre queste parole: “devi, lavorare, debito, obbligo, eseguire, produrre, mancare, servi, servire, lottare, soffrire, obbedire, peccare, confessare, condannare, giudizio, comandamento, colpa, condanna, pena e punire”. Cosa produrrà un messaggio di questo tipo? Ti porterà a fare promesse che non sarai in grado di mantenere e poi sarai condannato per non averle rispettate.

Un messaggio invece basato sulla grazia includerà sempre queste parole: “amore, fede, riposo, perdonato, favore, ricevere, credere, giusto, giustificato, accettato, abbondanza, pienezza, comunione, amato, figli, figli di Dio, buona notizia, speranza, beati, libertà, vita, luce, verità, potenza e Gesù”. Cosa produrrà un messaggio di questo tipo? Ti porterà a lodare Dio e ringraziare Gesù.

Quindi dobbiamo diffidare da coloro che predicano un altro vangelo e sintonizzarci su coloro che predicano la grazia.

L’errore più grande che possiamo fare con il vangelo della grazia è pensare che “sia solo per i peccatori e non per i “buoni” come me”.

Grosso errore. Tutti abbiamo bisogno della grazia di Dio ogni singolo giorno.

È grazia dall’inizio alla fine.

2 Commenti

  1. La salvezza è per la grazia di Dio. Senza il Suo divino intervento, nessuno con l’osservare la legge si sarebbe potuto salvare. Solo il sacrificio di Gesù sulla croce ci può salvare. Tutto questo non vuol dire che una volta creduto, poi si può vivere senza più ravvedersi dai peccati e neanche con il desiderio e la ferma volontà di fare la volontà di Dio. Credere soltanto nel grazia divina della salvezza senza ravvedimento, santificazione e perseveranza Gino alla fine non c’è salvezza. Non si può morire nel peccato e credere di essere salvati, solo perché una volta si ha creduto, si ha accettato la salvezza per grazia ed essere salvati. L’iper grazia di Dio non ci da questo diritto.Chi muore nel peccato senza essersi ravveduto dovrà subire il giudizio di Dio.Chi continua a vivere nel peccato senza ravvedimento, senza abbandonare il peccato, anche se crede nella salvezza per grazia, non sarà salvato. Non si può credere che il peccato ci prova soltanto delle benedizioni di Dio in questa vita, ma non ci prova della salvezza eterna. Dio come è scritto nella Sua Parola, è tre volte santo,e ci invita a essere santi come Lui è santo. Quindi nel tempo che il Signore ci dà da vivere, noi da credenti dobbiamo avere il desiderio con il Suo aiuto di santificarci sempre di più, con la consapevolezza che naturalmente la nostra natura umana ci farà cadere nel peccato, ma il vero credente si ravvede, se ne dispiace, si pente, chiede perdono e l’abbandona. Dio che conosce il cuore sinceramente pentito perdona e non imputa più il peccato commesso, si rimane in comunione con Lui e non si perde la salvezza.

    • Ciao, hai scritto: “Credere soltanto nella grazia divina senza ravvedimento, santificazione e perseveranza fino alla fine non c’è salvezza”. Scusami, in quale parte del Vangelo ci viene detto che oltre alla grazia immeritata noi dobbiamo aggiungere altre cose? La grazia non è un accessorio ma è la migliore soluzione che abbiamo non solo per essere salvati ma anche per vivere una vita lontana dal peccato.

      Paolo nella lettera a Tito scrisse cosi : Infatti la grazia di Dio, salvifica per tutti gli uomini, si è manifestata, e ci insegna a rinunciare all’empietà e alle passioni mondane, per vivere in questo mondo moderatamente, giustamente e in modo santo (Tito 2:11-12).
      Se Vogliamo che i credenti vivano lontano dal peccato, santamente non è necessario predicare il ravvedimento e nemmeno la perseveranza perchè quello è solo un “fare” che non risolverà il problema dei nostri peccati. Sarà solo la grazia predicata a tempo e a fuor di tempo ad avere il potere di farlo.

      Se può interessarti ho scritto questo articolo: La grazia mi permette di peccare quanto voglio?

La tua email non sarà pubblicata.


*