
Se fai parte di una piccola chiesa di quelle che si ritrovano in salotto, in un garage o in un locale semplice, senza sedi moderne, programmi super strutturati o numeri da capogiro c’è un messaggio speciale per te.
Un messaggio che viene direttamente da Gesù, rivolto proprio a una comunità piccola.
Tra le sette lettere alle chiese dell’Apocalisse, ce n’è una scritta esattamente a una realtà del genere: la chiesa di Filadelfia.
…perché hai avuto poca forza, hai custodito la mia parola e non hai rinnegato il mio nome. (Apocalisse 3:8)
Una chiesa con poca forza è una chiesa piccola o debole. I Filadelfi non erano niente di speciale. Non avevano le risorse dei loro vicini né fama particolare.
Se avessimo fatto un giro tra le chiese dell’Asia nel I secolo, probabilmente saremmo rimasti colpiti dall’energia di Efeso, dalla prosperità di Laodicea o dalla reputazione spirituale di Sardi.
Filadelfia, invece, l’avremmo probabilmente ignorata, considerandola troppo piccola o poco significativa.
Ma non Dio!
Per Lui la debolezza non è mai un ostacolo. Anzi, è un vantaggio. Perché Lui sceglie ciò che è debole nel mondo per svergognare i forti (1 Corinzi 1:27).
Dio non divide il palco con nessuno. Ama operare attraverso chi il mondo considera insignificante. È il suo stile: prendere il meno qualificato e farne uno strumento potente.
Quando cercò un uomo per liberare Israele dai Madianiti, scelse Gedeone, impaurito e nascosto.
Quando cercò un messaggero per annunciare la grazia, scelse Saulo, uno zelante nemico della chiesa.
E quando volle un padre per molte nazioni, chiamò Abramo, anziano e senza figli.
Nell’economia della grazia, Dio ama usare i deboli. Non perché siano forti, ma proprio perché dipendono da Lui.
E così, anche a Filadelfia, Dio vide una piccola comunità senza forza, senza numeri, ma affidabile, pronta, vera. E tramite Gesù gli disse:
“Ho posto davanti a te una porta aperta che nessuno può chiudere.”
(Apocalisse 3:8)
Non i numeri. Non la forza. Ma…
Ciò che permise ai Filadelfiani di aprire quella porta era questo: credevano nel lavoro finito di Cristo. Non è riportato altro.
Se sfogli tutta la lettera, non troverai sette passi per il successo, né dodici strategie per l’evangelizzazione. Nessun piano di marketing ecclesiastico.
I Filadelfiani semplicemente credevano in Gesù, e questo ha fatto tutta la differenza:
Poiché hai custodito la parola della mia costanza (Apocalisse3:10)
La parola della mia costanza è la buona notizia che Gesù ha perseverato e ha vinto il mondo. È la gioiosa rivelazione che, poiché Gesù ha fatto tutto, non hai nulla da dimostrare.
Custodire la sua parola ( Apocalisse 3:8 ), le sue opere ( Apocalisse 2:26 ), la sua fede ( Apocalisse 2:13 ) o la parola della sua perseveranza ( Apocalisse 3:10 ) significa credere in Gesù, nella sua opera compiuta rifiutando le opere morte della religione e i compromessi dell’incredulità.
Quindi quella porta aperta non era frutto di strategia. Era frutto di fede nella grazia.
Ed è qui che arriva la domanda cruciale:
Perché Filadelfia aveva una porta aperta, mentre altre chiese più grandi, più stimate no?
La risposta è semplice: le altre erano prigioniere dell’incredulità. Avevano smesso di dare peso alla grazia.
Guarda bene:
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Gli Efesini si logoravano nelle opere, dimenticando la dipendenza dalla grazia.
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I Sardiani avevano fama di essere vivi… ma erano spiritualmente morti.
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I Laodicesi si vantavano della loro autosufficienza, come se non avessero bisogno di nulla. Nemmeno di Gesù.
L’incredulità può travestirsi da zelo, da religiosità, da successo…
Ma ogni volta che la grazia viene messa da parte, la sterilità spirituale è dietro l’angolo. Perché senza la grazia non possiamo fare nulla (Giovanni 15:5).
Allora, se ti senti piccolo. Senza risorse, né prestigio, né numeri.
Se la tua chiesa si riunisce in una stanza semplice, senza grandi mezzi. Ricorda: la grazia di Dio Gesù è tutto ciò che ti serve.
Quando crediamo che la Sua grazia è sufficiente per ogni bisogno, che Lui provvede abbondantemente e che la Sua forza si manifesta nella debolezza, allora stiamo camminando sulla stessa strada di Filadelfia.
Dunque, qual è la vera differenza tra successo e fallimento nel Regno?
È tutta nella fede nella grazia di Gesù.
Non conta la forza umana, il budget o la grandezza della chiesa.
Conta solo la fiducia nel fatto che la grazia di Gesù è più che sufficiente.
Solo chi custodisce questa fede, ha la chiave per aprire porte che nessuno può chiudere.
